ILIADE LA GUERRA NEL CERVELLO

regia Salvatore Marci

scene e luci Salvatore Marci

scenografia Tommaso Gianfreda

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Questa non è una mela, è il pomo della discordia.

La discordia è l’inizio di una storia che racconta di guerra.

Se fosse la guerra a parlarci, a raccontare le sue gesta, la sua bellezza, il suo potere?

Se utilizzasse l’Iliade, il più grande racconto di guerra, per dirci di come nulla cambia negli anni, di come è rimasta costante, negli occhi della gente, nei cuori dei popoli, nella testa degli uomini?

L’Iliade di Omero continua a cantare dal fondo dei secoli. Canta dei, uomini ed eroi memorabili nell’ira e nell’ambizione, nell’audacia e nell’astuzia, nella vendetta e nella pietà dentro i confini di un eterno campo di battaglia.

Lo spettacolo si serve di un’accurata partitura fisica che accompagna il ritmo delle parole, tali da permettere allo spettatore il riconoscimento dei personaggi omerici, anche di quelli minori. Questi sono chiamati in scena a raccontare, con voce vicinissima alla nostra, la loro storia di passione e di sangue. Fitti, intensi ed emozionanti i dialoghi eseguiti da un attore solo. Fortemente evocativa e così tristemente attuale la descrizione di questa guerra che, inevitabilmente, offre spunti di riflessione.

ILIADE LA GUERRA NEL CERVELLO, si rivolge soprattutto a quel pubblico che non è considerato più teatro ragazzi, ma non è ancora adulto. Esiste una fascia di pubblico cha va dai 14 anni ai 20 anni, che difficilmente si lascia affascinare dal teatro, i cui riferimenti culturali sono pochi e confusi, i cui insegnanti cercano qualcosa che possa colpirli e interessarli. ILIADE LA GUERRA NEL CERVELLO è soprattutto per loro.

 

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