Liberamente tratto da “Il Pulcino Ballerino”
Con Giancarlo Attolico, Corrado la Grasta e Giulia Petruzzella
Costumi di Chiara CappellutiScenotecnica di Gabriele Lucanie
Regia di Giulia Petruzzella.
Produzione 2008\2009 Teatro dei Cipis
Pio Pio è il tredicesimo pulcino della covata: il più mingherlino a volerlo confrontare con gli altri, ma il più intraprendente. Mamma Chioccia lo chiama continuamente –cococò– perché smetta di andare su e giù per le scalette e poi, che cosa ha da correre dietro quella antipatica di Pollastrella? Ma Pio Pio è di natura ribelle e continua a disubbidire. Sale sul recinto, fa due passetti, si ferma un attimo, poi spicca un salto aprendo il becco, uno, due, tre volte. Pare voglia spiccare il volo, per chi sa dove; oppure ballare. Ecco: balla. “Ticche tocche ticche tocche il pulcino dopo un po’, ticche tocche ticche tocche a ballare cominciò…”
POLLASTRELLA: sei fantastico! Tu, se studiassi, diventeresti un ballerino eccezionale! (…) Vedrai come è tutto bello fuori di qui!”
Ecco che Pollastrella e Pio Pio organizzano la fuga e l’indomani attraversano campi, saltano fossi, entrano nei cespugli, finchè Pollastrella annuncia: “eccoci arrivati!” Ad accoglierli dietro il cartello “Scuola di Ballo” c’è il maestro Gatto Loco. Un gatto!? Pio Pio si accorge subito dell’inganno teso da Pollastrella e scappa, scappa a più non posso, inseguito dal maestro che lo vuole “assaggiare”.
È tutto vero quello che gli aveva detto Mamma Chioccia, ma lui vuole ba-lla-re!
E cosa fa una mamma quando comprende che suo figlio ha un talento?
Le mamme sì che sono piene di risorse e pronte a mettersi in gioco.
Sulle note frizzanti dei balli latino americani, si srotola una performance briosa e ritmata. Figure, oggetti, pupazzi di lana diventano teatro. E il palcoscenico diventa il luogo per superare le diversità e liberarsi dalle situazioni oppressive.
Brutta fine fanno i cattivi e il lieto fine non può mancare in una fiaba che parla d’amore.
SPETTATORI: da 3 anni
SPAZIO: chiuso e provvisto di corrente elettrica
GENERE: Teatro d’attore e di figura
DURATA: 1 ORA